“Il datore di lavoro” in primis, dopo aver formato adeguatamente i propri collaboratori preposti all’uso di determinati macchinari, deve porsi l’obiettivo di fornire loro apparecchiature e impianti intrinsecamente sicuri, nonché accertarsi che tali apparecchiature corrispondano a tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa (marcatura CE o requisiti di cui all’Allegato V e VI del D. Lgs.81/08 Testo Unico Salute e Sicurezza sul Lavoro).

Le indagini svolte a seguito di infortuni avvenuti sul luogo di lavoro hanno spesso evidenziato che questi avvengono a causa dell’assenza delle adeguate attrezzature di sicurezza obbligatorie per i lavoratori o, addirittura, a causa di un uso inappropriato delle stesse.

In questi casi il legislatore è molto attento alle dinamiche attraverso le quali avviene l’infortunio anche perché, nello specifico, le normative vigenti che regolamentano il settore della lamiera consentono di raggiungere livelli di sicurezza più che soddisfacenti in grado di calmierare o addirittura inibire l’infortunio. Questo vale anche per macchinari cosiddetti di “vecchia generazione”, costruiti in anni in cui non era necessario sottostare a determinate normative di sicurezza, perché sono state emesse delle linee guida in grado di colmare eventuali lacune normative “riportandole allo stato dell’arte”.

Quindi, laddove su un macchinario non sussistano i presupposti di garanzia di lavorare in totale sicurezza per l’operatore, nasce l’esigenza di intraprendere un percorso di adeguamento del macchinario stesso per poterlo allineare agli standard attuali che assicurano l’incolumità del lavoratore, avvicinando la macchina obsoleta ad una di “nuova generazione”.

Il datore di lavoro è pertanto tenuto a seguire pedissequamente le norme in materia di sicurezza che prevedono «l’obbligo di verificare costantemente, anche con il passare del tempo, la rispondenza delle attrezzature di lavoro rispetto all’epoca della loro produzione, ai requisiti previsti dalla legge in tema di sicurezza per i lavoratori (anche in conseguenza di innovazioni normative ed aggiornamenti tecnologici), fino al punto di non utilizzare l’attrezzo ove non sia possibile applicarvi apparati di protezione».

È bene precisare che:

  • gli interventi di adeguamento non costituiscono una nuova immissione sul mercato e pertanto non richiedono procedure per la marcatura “CE”.
  • gli adeguamenti, inoltre, possono essere eseguiti da ditte competenti e regolarmente iscritte alla CCIAA. Infatti, non esiste alcuna norma di legge che stabilisce i requisiti di tali soggetti: la loro scelta rientra tra le responsabilità del datore di lavoro il quale, dovesse ritenere che la propria azienda possegga professionalità e competenze adeguate, può provvedere autonomamente all’adeguamento delle proprie macchine. Dopo questi passi è comprensibile che, qualora accada un grave infortunio in cui il macchinario è la causa dell’incidente stesso, risulti necessario dimostrare alle autorità preposte alle indagini che il macchinario, oltre ad essere dotato di tutti i dispositivi di sicurezza installati adeguatamente sul macchinario e che siano in piena efficienza, non sia stato possibile installarvi un dispositivo di sicurezza con livelli tecnologici e di protezione maggiore.

Questa attività di “retrofitting” deve comprendere anche l’aggiornamento della documentazione tecnica, come ad esempio gli schemi elettrici, gli schemi idraulici, il manuale d’uso e di manutenzione.

  • Se la macchina fosse sprovvista del manuale d’uso e manutenzione è necessario predisporre schede con procedure o istruzioni operative nelle quali vengono riportate le norme comportamentali e le misure di sicurezza che gli operatori debbono rispettare durante l’uso della stessa.
  • In caso di vendita dovrà essere rilasciata una dichiarazione di conformità ai requisiti di sicurezza citando le norme e, laddove possibile, le linee guida.
  • Qualora venga rottamata sarà doveroso farlo attraverso aziende autorizzate allo smaltimento dei rifiuti. Non è possibile vendere una macchina non adeguata o come rottame utilizzando clausole del tipo “vista e piaciuta”, le quali non esonerano il venditore dalle proprie responsabilità.

Che iter deve seguire un’azienda per soddisfare appieno i requisiti di adeguamento dei propri macchinari per la messa in sicurezza?

Come prima cosa si rende necessario eseguire una sorta di censimento delle macchine di ciascun reparto con le informazioni necessarie per identificare tutte le attrezzature/macchine/impianti che potenzialmente potrebbero comportare un pericolo per la salute e/o la sicurezza dell’operatore durante il suo utilizzo.

Comments are closed