La direttiva macchine 2006/42/CE, come del resto la 98/37/CE e la 89/392/CE che l’hanno preceduta, elenca in dettaglio la documentazione che il fabbricante di macchine o impianti deve produrre. Contrariamente a quanto si è portati a pensare, la documentazione non si limita al manuale delle istruzioni per l’uso, ma include un documento altrettanto importante: IL FASCICOLO TECNICO.
Di cosa si tratta?

Il fascicolo tecnico è una raccolta di tutta la parte documentale che ha coinvolto la progettazione, la costruzione, il collaudo della macchina. In esso sono inclusi i calcoli strutturali, le caratteristiche dei materiali utilizzati, i disegni costruttivi, gli schemi, la documentazione del materiale da commercio, le misurazioni di rumore aereo e di compatibilità elettromagnetica. Ma, soprattutto, il fascicolo deve includere l’analisi dei rischi.
Inoltre il fabbricante deve effettuare le ricerche e le prove necessarie sui componenti e sugli accessori o sull’intera macchina per stabilire se essa, in conseguenza della sua progettazione o costruzione, possa essere montata e messa in servizio in condizioni di sicurezza. Nel fascicolo tecnico devono essere inclusi le relazioni e i risultati pertinenti.

CONTENUTI DEL FASCICOLO TECNICO

Contrariamente al manuale di uso e manutenzione, il fascicolo tecnico non deve essere fornito al cliente, ma deve essere archiviato presso il costruttore.

L’analisi dei rischi può essere considerata la parte più importante del fascicolo tecnico, ed è da ritenersi assolutamente indispensabile. Tale intervento, per il quale possono essere applicate differenti metodologie, mira ad analizzare in dettaglio le caratteristiche meccaniche, elettriche, idrauliche, ambientali, operative della macchina, allo scopo di evidenziare possibili fonti di rischio per l’operatore e per la macchina stessa. Dall’analisi, da farsi preferibilmente sul prototipo, scaturisce un elenco di rischi esistenti, che dovrebbero essere eliminati in sede progettuale. Ove ciò non sia possibile, e il rischio si presenti tale anche sulla versione commercializzata, dovranno essere citate tutte le contromisure che l’operatore dovrà adottare per le cautele del caso. Tali informazioni, identificate con il termine “rischi residui”, dovranno essere riportate sul manuale di uso e manutenzione.

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