Nella definizione del posizionamento dei mezzi di protezione in funzione delle velocità di avvicinamento di parti del corpo, la norma EN ISO 13855 prevede la formula per determinare la distanza minima dalla zona pericolosa S = (K x T ) + C
– S è la distanza minima, in millimetri (mm)
– K è un parametro, in millimetri al secondo (mm/s), derivato dai dati sulle velocitá di avvicinamento del corpo o parti del corpo;
– T è la prestazione complessiva di arresto del sistema, in secondi (s)
– C è la distanza di intrusione, in millimetri (mm).
La prestazione complessiva di arresto del sistema è determinata dalla sommatoria di:
- t1 è il tempo massimo tra il verificarsi dell’attivazione della protezione e il raggiungimento dello stato OFF da parte del segnale di uscita;
- t2 è il tempo di arresto, ovvero il tempo massimo richiesto per attivare la funzione pericolosa della macchina dopo che il segnale di uscita dalla protezione raggiunge lo stato OFF. Il tempo di risposta del sistema di controllo della macchina deve essere incluso in t2.
La prestazione di arresto complessiva del sistema, T, è una caratteristica essenziale per l’ubicazione del dispositivo di protezione.
Le misurazioni delle prestazioni di arresto di un sistema richiedono un’attenta considerazione al fine di ottenere valori accurati e rilevanti.
Per il calcolo delle distanze minime in conformità alla norma internazionale EN ISO 13855, è possibile misurare la velocità delle apparecchiature in movimento nell’area pericolosa.
La ns società dispone dell’analizzatore dei tempi di fermata: possiamo eseguire la misura dei tempi di arresto, verificare l’adeguata installazione dei dispositivi di protezione quali: barriere fotoelettriche di sicurezza, laser scanner, radar, bordi sensibili alla pressione, comandi a due mani, etc… e fornire il report conclusivo dell’attività svolta.
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