Decreto Transizione 5.0, ecco come le aziende possono beneficiare degli incentivi per l’innovazione energetica.

Il Decreto Transizione 5.0 rappresenta una nuova opportunità per le imprese italiane, introducendo una serie di agevolazioni volte a incentivare l’innovazione e la sostenibilità energetica.

Approvato dai ministeri competenti, il testo integrale definitivo del decreto attuativo è stato pubblicato lo scorso 26 luglio 2024.

Il decreto mira a supportare progetti di investimento in beni strumentali materiali ed immateriali atti ad innovare i processi produttivi e a ridurre i consumi energetici oltre che a promuovere l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.

Il testo definitivo del decreto attuativo presenta alcune differenze rispetto alla bozza iniziale.

In particolare, sono state apportate modifiche riguardanti il cumulo delle agevolazioni, permettendo il cumulo con altre agevolazioni finanziate con fondi europei, ma mantenendo il divieto di cumulo con il Piano Transizione 4.0 e il credito d’imposta per la ZES Unica. Inoltre, è stato specificato il ruolo del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) nei controlli e nella verifica della congruità e pertinenza delle spese sostenute dalle imprese.

Obiettivi principali del decreto

Il principale obiettivo del Decreto Transizione 5.0 è favorire l’adozione di tecnologie innovative per migliorare l’efficienza energetica delle imprese italiane. Questo si traduce in investimenti che producono una riduzione dei consumi energetici delle strutture produttive o anche del singolo processo produttivo a cui si possono collegare investimenti per l’ incremento dell’uso di fonti rinnovabili e progetti di formazione del personale sulle tecnologie essenziali per la transizione digitale ed energetica

Credito d’imposta: come funziona

Il Decreto prevede un credito d’imposta per le imprese che realizzano progetti di innovazione energetica. Il tetto di spesa è fissato a 6,3 miliardi di euro, con una percentuale di agevolazione fino al 45% dei costi ammissibili, che possono arrivare fino a 50 milioni di euro per singolo beneficiario. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, dieci giorni dopo la comunicazione del GSE di conferma del credito d’imposta prenotato a valle della trasmissione dell’impresa della documentazione attestante la conclusione dell’ investimento, e può essere usufruito entro il 31 dicembre 2025 o, per la parte non utilizzata, in cinque quote annuali di pari importo.

Requisiti per accedere agli Incentivi

Tutte le imprese residenti in Italia e le stabili organizzazioni nel territorio italiano di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, settore, dimensione o regime fiscale, possono beneficiare degli incentivi. Sono richieste specifiche comunicazioni preventive e intermedie sul progetto, nonché una certificazione ex ante e ex post riguardante i consumi energetici e i risparmi ottenuti. Tutta la modulistica sarà resa disponibile sul sito del GSE al momento della pubblicazione delle linee guida operative con relativa comunicazione della data di apertura del portale per la prenotazione del credito d’imposta.

Esclusioni

Sono escluse dall’agevolazione le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o soggette ad altre procedure concorsuali. Ulteriori esclusioni riguardano le imprese destinatarie di sanzioni interdittive o quelle che non rispettano le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro o gli obblighi di versamento dei contributi previdenziali.

Settori coinvolti

Il Decreto Transizione 5.0 coinvolge vari settori, con particolare attenzione alle industrie energivore. A meno di specifiche condizioni riportate all’art.5 del decreto attuativo non sono ammissibili i progetti di investimento per attività connesse all’uso di combustibili fossili, ad attività nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissioni europeo (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai parametri di riferimento, attività connesse alle discariche di rifiuti e agli inceneritori e impianti di trattamento meccanico biologico e le attività connesse a processi produttivi che generano un’elevata dose di sostanza inquinanti.

Procedura per le aziende

Il soggetto gestore dell’agevolazione è il GSE che attiverà un’apposita piattaforma la gestione di tutte le fasi della  procedura necessaria per la richiesta e conferma del credito d’imposta fruibile dal singolo beneficiario.

La procedura prevede

  • Comunicazione preventiva per la prenotazione dei fondi: sarà necessario trasmettere le informazioni sul progetto e la certificazione ex ante dei consumi energetici attuali nonché della riduzione prevista con gli investimenti oggetto del progetto di innovazione.
  • Comunicazione intermedia: attestazione dell’avvio del progetto con relativi ordini di acquisto e del pagamento di un acconto pari almeno al 20% dei beni ordinati.
  • Comunicazione di conclusione del progetto: al completamento degli investimenti e comunque non oltre il 28 febbraio 2026, il beneficiario deve inviare la documentazione finale che include l’attestazione del rispetto degli obblighi previsti dal PNRR, la certificazione ex post dei risparmi energetici ottenuti e la certificazione contabile attestante la realizzazione degli investimenti previsti.

Conclusioni

Il Decreto Transizione 5.0 rappresenta una straordinaria opportunità per le imprese italiane di innovare e migliorare la propria efficienza energetica. Grazie agli incentivi previsti, le aziende possono investire in nuove tecnologie e formare il proprio personale, contribuendo così alla transizione digitale ed energetica del paese.

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